Dopo un calo di oltre il 10%, il mercato azionario cinese si è ripreso grazie alle misure accomodanti adottate dai leader politici. Ieri la People's Bank of China ha abbassato i tassi di 10 punti base e ha immesso sul mercato liquidità a breve termine per 200 miliardi di yuan (26,5 miliardi di euro).
Inoltre, il ministro delle Finanze cinese Liu Kun ha annunciato che il governo sta pianificando di introdurre tagli fiscali e di aumentare la spesa pubblica per attutire maggiormente l'impatto del coronavirus sull'economia.
Avendo anche emesso una restrizione sulle vendite allo scoperto all'inizio di questo mese, il governo cinese è chiaramente disposto a fare di tutto per evitare una svendita massiccia di azioni cinesi.
"Consigliamo di non scommettere contro la capacità della Repubblica Popolare di sostenere i mercati. Inoltre, data la sua complessità, non tentiamo di prevedere le tempistiche in cui si manifesterà l'apice della crisi del Coronavirus. Poiché - prima o poi - gli effetti del virus si esauriranno, proponiamo un posizionamento costruttivo per quanto riguarda le azioni cinesi."
Commento a cura diYves Ceelen - Head of Portfolio Management DPAM
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