A cura di Peter Kinsella, Global Head of Forex Strategy di Union Bancaire Privée (UBP)
Riteniamo che l'argento sia destinato a salire in modo sostanziale nei prossimi mesi, grazie ai grandi spostamenti delle scorte globali e a un profilo di valutazione sempre più convincente.
Dalle elezioni statunitensi dello scorso novembre, l'argento ha vissuto una corsa sfrenata. Subito dopo la vittoria del presidente americano Donald Trump, l'argento è sceso da livelli di circa 34,50 dollari per oncia a minimi di circa 29,00 dollari per oncia. Questo calo iniziale è stato un riflesso delle riallocazioni di portafoglio da parte della comunità degli hedge fund e dei CTA (Commodity Trading Advisors) a fronte dell'impennata del dollaro USA e dell'aumento dei rendimenti delle obbligazioni statunitensi a lungo termine. Da allora l'argento ha recuperato fino a circa 32,50 dollari per oncia. I fattori alla base del recente rialzo sono molteplici.
In primo luogo, il prezzo dell'oro ha raggiunto nuovi massimi storici e l'argento è salito di pari passo, grazie al suo storico beta rispetto all'oro. In secondo luogo, negli Stati Uniti gli investitori hanno iniziato ad accumulare argento fisico in vista della potenziale imposizione di un nuovo regime tariffario statunitense. Questo processo prevede il prelievo di lingotti da Londra e da altre borse e il loro collocamento negli Stati Uniti. La diminuzione dell'inventario free-float della LBMA (London Bullion Market Association) significa che ora c'è una minore quantità di argento fisico disponibile per il resto del mondo, il che ha portato all'aumento dei prezzi. Riteniamo che questo porterà a ulteriori aumenti nei prossimi mesi, dato che il mercato dell'argento fisico continua a presentare un notevole deficit tra domanda e offerta.
Da notare che i dati PMI (Purchasing Managers Index) del settore manifatturiero hanno iniziato a migliorare in tutto il mondo e questo è uno sviluppo positivo per l'argento, dato il suo utilizzo nei prodotti elettronici e industriali. Il risultato è che il miglioramento della domanda industriale potrebbe diventare un importante fattore di crescita dei prezzi nel resto dell'anno. È probabile che in Asia la domanda dei consumatori rimanga solida, in particolare in India, dopo la decisione dello scorso anno di ridurre i dazi governativi sulle importazioni di oro e argento.
Driver monetari
Il rapporto oro-argento mostra che, agli attuali prezzi di mercato, occorrono circa 90 once d'argento per acquistarne una d'oro. Si tratta di un livello incredibilmente elevato - la media storica è di circa 65 once - e implica che l'argento è notevolmente sottovalutato rispetto al metallo giallo. L'argento dovrebbe salire a livelli di circa 45 dollari per oncia per vedere un ritorno al rapporto storico tra i due metalli.
Quando in passato il rapporto oro-argento si è attestato sui livelli attuali, negli anni successivi l'argento ha registrato una notevole sovraperformance, con guadagni annualizzati di circa l'8% in media. Alla riunione di settore della LBMA alla fine del 2024, i partecipanti al mercato erano concordi nel ritenere che l'argento sarebbe salito a livelli di circa 45 dollari per oncia nel 2025, con un notevole rialzo rispetto ai livelli attuali.
Notiamo che il posizionamento degli investitori non è affatto elevato, lasciando ampio spazio agli investitori retail e istituzionali per aumentare le loro esposizioni all'argento nei mesi a venire.